Premio Raffaele Sirica

La proposta prende spunto dall’impianto caratteristico delle città romane, strutturate sugli assi cardo-decumano, con al centro il foro, luogo di incontro, della vita pubblica, politica ed economica e dai diversi borghi medievali, caratterizzati da torri, che partendo dall’impianto cruciforme romano, si sono evoluti e sviluppati in forme diverse. Da questa analisi scaturisce la forma, un impianto planimetrico regolare, ripetibile, con al centro una torre, un riferimento, un luogo di condivisione. L’ostello è costituito da volumi modulari in legno, di forma quadrata (lato 2,70m), che possono creare configurazioni planimetriche diverse. Un ostello che oltre a riprendere degli elementi tipici del passato, è in grado di adattarsi velocemente ai bisogni delle persone e al contesto in cui viene inserito. Lo sviluppo di questo progetto segue di pari passo i criteri dell’Universal Design. L’Accesso avviene tramite rampe in legno, e tutta la struttura si sviluppa su un unico piano, non esistono barriere architettoniche ne’ visive, la cartellonistica della struttura è infatti prevista anche in braille. Gli arredi, leggeri, in legno, possono essere facilmente smontati e rimontati in configurazioni diverse che permettono l’utilizzo a tutti gli utenti. Le chiusure verticali sono formate da pannelli che possono ruotare, in quanto sono incernierati in alto e in basso su dei perni in legno. Un ostello dinamico, dove le tamponature, aprendosi o chiudendosi, garantiscono un collegamento costante con l’esterno. Le partizioni interne sono state realizzate con delle tende. Un ostello essenziale, basato sull’iniziativa degli utilizzatori e sulla loro capacità di organizzazione, che sfrutta completamente il ciclo di vita dei materiali con i quali è costruito, dal legno alle tende che possono essere utilizzate come sistema di imballaggio e di trasporto dei vari elementi.