L’intervento è ricompreso le programma di Trasformazione e riqualificazione della struttura alberghiera Il Pratuccio, nel Comune di Santa Fiora, in una struttura funzionale al progetto Santa Fiora Smart Village. Demoliti gli edifici prospicienti Via della Chiesa, denominati “Sala da ballo” e Albergo, si è progettato un nuovo edificio capace di ospitare laboratori di co-working e un polo di innovazione, oltre a una piccola foresteria e una zona dedicata alle funzioni amministrative.
Il nuovo complesso edilizio è stato concepito come un hub nel quale si potranno insediare servizi connessi al progetto Santa Fiora Smart Village. Il nuovo edificio è stato studiato secondo i principi NZEB, Nearly Zero Energy Building, per renderlo ad elevata efficienza energetica, il cui funzionamento richiede una quantità di energia minima. Al piano terra di questa prima parte del progetto sono situate le due aree polivalenti, con laboratori e sale riunioni, le quali potranno essere rimodulate a piacimento nel tempo, in base alle esigenze di chi occuperà la struttura. Al primo livello si sviluppano gli spazi amministrativi e la piccola foresteria. A sud, in linea con quanto proposto nel PFTE da parte della Stazione Appaltante, il progetto ha previsto una ridefinizione di tutti gli spazi esterni, in particolare quelli verso via della Chiesa. In questo ambito, attraverso l’arretramento dell’edificio, si è voluto ricreare uno spazio di fondamentale importanza per permettere a tutte le persone di poter percorrere in sicurezza l’intera via. In questa maniera si sono create continue relazioni e rimandi al parco circostante, elemento caratteristico del lotto dell’Ex Albergo Il Pratuccio. Sono stati riprogettati tutti i percorsi pedonali perimetrali, accessibili anche da persone con disabilità, così da rendere facilmente raggiungibile l’intera struttura sia dal parco che dalla strada; il nuovo spazio pubblico all’aperto verso ovest invece ricopre un importante luogo per la socialità. Questo ultimo aspetto in particolare è un elemento che ha influenzato l’intero progetto, in quanto tutte le coperture del piano terra sono state ripensate come spazi nei quali incontrarsi e svolgere attività: il tetto dell’edificio più basso è stato pensato come un grande play-ground a cielo aperto.
Lo studio dei materiali proposti per questo intervento si è basato sulla scelta di elementi facili da reperire nella zona (a chilometro zero) e che si armonizzassero, grazie alle cromie selezionate al contesto naturale circostante, rendendo l’intero edificio strettamente connesso con l’ambiente limitrofo. Le volumetrie ricalcano quanto precedentemente descritto: l’edificio si sviluppa in lunghezza in maniera molto lineare e pulita, con un volume più alto posizionato verso est.